Il crinale...

Il crinale...
  Best view
I.E. 1024x768
     

 PERCORSO: Home/Campo Base/Forum

 
CrinaleOnLine Forum
CrinaleOnLine Forum
Nono ci sono messaggi nella tua casella
Nome utente:
Password:
Salva password
Hai perso la Password? | Opzioni di amministrazione
 Elenco dei forum
 Parole d'alta quota
 Week end al Gran Mogol

Nota: Devi registrarti per inserire una risposta.
Per registrarti, clicca qui. La registrazione è gratuita

Grandezza della finestra:
Nome utente:
Password:
Formato del testo: GrassettoCorsivoSottolineato Centrato Inserisci collegamentoInserisci e-mailInserisci immagine Inserisci codiceInserisci citazioneInserisci lista Inserisci faccina
   
Messaggio:

* HTML Attivo
* Istruzioni Html Attivi

Modalità:
Includi firma.
Notifica via e-mail la risposta di altre persone alla discussione.
     
D I S C U S S I O N E
Vava Ebbene sì, finalmente son riuscito a farmi un week end al Gran Mogol, a quasi 12 anni dalla prima (e unica fino a poco fa) volta!

Son partito con la famiglia e amici venerdì sera per Fanano, sabato mattina sono arrivati altri amici, abbiamo lasciato le mogli in ottima compagnia (6 bimbi sotto ai 6 anni, ovvero la più grande era Giulia, 5 anni) e siam partiti!

In macchina fino a sotto le cascate del Doccione, ovvero a Casulie (1070 m), dove finisce l'asfalto, poi ci carichiamo gli zaini (una quindicina di Kg il mio: non male, anzi, che maleeeeeee mi era venuto mal di schiena già il venerdì sera, solo a guardarlo!) e iniziamo a camminare (sentiero CAI 431).

Quasi subito le cascate del Doccione, veramente suggestive in quanto belle cariche d'acqua e con tracce di ghiaccio. Il sentiero costeggia le cascate, dunque è moooolto ripido, fino alla piana dei Taburri (1230 m), dove spiana e si allarga per raggiungere, in comodo sentiero (445) tra le faggete, il Rifugio Gran Mogol.

Il rifugio è noto per il suo comfort: senza luce nè acqua ("a me basta che ci sia una doccia calda la sera..." aveva risposto uno dei partecipanti! prima di realizzare il concetto), con una stufa che scalda poco e due stanze in tutto. Noi, comunque, in 4 in un rifugio per 14, ci stavamo larghi! Fin troppo: l'effetto Betlemme ci sarebbe venuto incontro!

Molliamo gli zaini, prendiamo quelli leggeri, ed iniziamo a salire (sentiero 435) verso il Libro Aperto.
Presto incontriamo la neve, poca ma tenace, mentre il suolo ghiacciato da brina e aghi di ghiaccio ci aveva quasi sempre accompagnato fin dall'inizio.
A 1600 m una splendida spianata, con ruscello inciso nella neve e vista stupenda!
Panini
Ripartiamo, sulla neve sempre più alta e dura, ma comoda in quanto non si scivolava (beh, quasi!) nè affondava.
Al Pizzo delle Stecche, visto che ce l'eravamo presa troppo comoda e, soprattutto, erano già le 14, decidiamo per il rientro, "però, almeno, fatemi mettere i ramponi, visto che li ho portati fin qui!".

Detto fatto. Quello che per voi è un gesto quasi quotidiano per me è un gesto storico: li avevo comprati 20 anni fa e sono ancora nuovi: mai usati!
Avevo indossato solo una volta i ramponi, ma prestati.
Dunque eccoli inaugurati!

Caspita che spettacolo camminare coi ramponi!

Scrick scrack strick struck scrash glu glu glu! Scherzo!

Camminiamo ancora una decina di minuti, poi ci fermiamo ad assaporare il silenzio...

E che silenzio!!!

Non solo perchè mancavano mogli e figli , ma perchè mancava qualunque altro rumore!
Un silenzio grande, profondo...

Poi si scende, peccato, ma le giornate son brevi in questo periodo. Il sole è già tramontato da un pezzo (versante NE) e il Libro Aperto è lì, molto vicino, ma non lo possiamo raggiungere.
"Vabbeh, tirerò fuori delle vecchie foto..." dico scherzando, e ci voltiamo indietro.

Prima di scendere però faccio una bella discesa con un altra cosa che mi ero portato: la paletta da neve! No, non la pala professional per spalare, ma una paletta larga, sottile e leggera, da mettersi sotto al sedere per scendere! Un pò il contrario dei ramponi!
Viaaaaaaa, sul ghiaccio! Facendo attenzione a non puntare il rampone! Sennò mi sarei trovato un ginocchi in bocca subito!
Verso le 15.30 siamo al rifugio e tentiamo di accendere la stufa, ma faceva fatica a bruciare anche la carta! Una volta avvita la stufa ci accorgiamo che scalda poco, ma fa piacere lo stesso!
Leggiamo il diario, scriviamo una "Leggenda del Gran Mogol" tanto invocata (dagli altro ospiti che ci avevano preceduto) quanto inventata (da noi). Una leggenda macabra al lume di candela... Mica male! Specialmente quando sono sceso nella legnaia a far provviste, con la torcia che mi si spegneva a vista d'occhio!
Cielo stellato stupendo, ammirato dal bagno all'aperto.
Cena mista tra cose nostre e cose trovate (cambiate con alimenti nostri più recenti), poi ancora leggenda e... risiko portatile?
Sarebbe finito il mozzicone di candela...
No, il gioco non vale la candela, tutti a letto!
In camera ci saranno stati 4 o 5°C!

Se, malauguratamente, qualcuno doveva andare in bagno ecco la procedura:
1) Capire dove si trova
2) Accendere il fiammifero (torce ormai scariche)
3) Accendere la candela
4) Ho detto la candela, non il sacco a pelo del vicino!
5) Con coraggio mostruoso uscire dal sacco a pelo ormai riscaldato per affrontare la stanza gelida!
6) Con gesto atletico notevole (visto anche l'irrigidimento da freddo ed il sonno) balzare giù dal letto a castello, alto un bel pò!
7) Cercare l'uscita
8) Cercare le chiavi dell'uscio
9) Cercare un albero (facile!) senza far spegnere la candela (difficile) nè causare incendio (improbabile visto il freddo)
10) Rientrare e riaccendere la stufa!
11) Scaldarsi
12) Rifare la procedura inversa prima che finisca il mozzicone di candela
13) Se nel frattempo non si è fatto giorno riaddormentarsi.

Comodo il rifugio, vero?
Beh, a noi è piaciuto così (anche perchè 6 bimbi urlanti non so se son meglio...).

Domenica mattina sveglia alle 8, colazione col latte che scadeva il giorno stesso (trovato lì e sostituito), qualche colpo id scalpello alla Nutella, poi pulizia!

Un salto a vedre l'altro rifugio e rientro.

La prossima volta quest'estate, con il rifugio meno gelido e con le famiglie?
Sì, se il rifugio ci sarà ancora...

Ecco qui la mappa con gli itinerari

In giallo il percorso di andata
In verde la salita verso il Libro Aperto
In rosso la discesa che non siamo riusciti a fare (siam tornati dal percorso verde).

In realtà il Gran Mogol è dove c'è il cerchiolino col puntino, mentre l'estremo del percorso giallo è l'altro rifugio.

Se riesco domani modifico aggiungendo le foto, dunque leggetelo direttamente domani.
Ah, avete già letto? (Non c icredo, siete subito balzati alla cartina, ammettetelo!)
Beh, se avete già letto domani guardate solo le foto...

Vava

Andrea Che spettacolo!!!
Vava me lo sono letto con comodo solo adesso... sei un grande. I tuoi racconti sono unici, trasudano così tanta passione che leggerli è una vera goduria e bisogna farlo agiati e ben predisposti.

Una domanda... ma... mentre tu avevi i ramponi e facevi il ganzo , la tua famiglia e gli amici che avavno!?!? Ti immagino calmo e tranquillo mentre guardi gli altri cacciare botte leggendarie e mentre gli dici: "visto... FUNZIONANOOOO!!!".

----------------
Girarsi indietro a guardare e pensare:
"Quella è la mia traccia, dunque esisto".

Beddo propongo di inserire il racconto anche nell'apposita pagina di questo sito che quasi niuno guarda ma che funge da contenitore di racconti...

-------

Ho fame

Vava Mentre usavo i ramponi...
mia moglie imprecava a Fanano coi bimbi, gli altri miei amici erano dietro, ma sono persone molto posate e... certe cose le... pensano solamente!
Se la cavavano bene (e un lungo tratto lo feci anche io senza ramponi, per solidarietà, ma poi non ho resistito più!) perchè c'erano vecchie impronte da seguire!

Consiglio per i miei racconti: stamparli e leggerli a sedere, casomai al mattino... avete capito? Quella sedia un pò paarticolare, a ciambella...
Però poi non confondeteli con la carta igeinica!

Vava

Beddo vava i tuoi racconti sono sempre accurati e precisi oltre che molto interessanti, è un piacere leggerli, quindi credo che sia un peccato perderli nei meandri delle discussioni passate

-------

Ho fame

Andrea Esatto!

Proprio per questo vi ricordo che esiste un post aperto un po' di tempo fa, e cagato praticamente da nessuno, dove potete linkare le discussioni che secondo voi "meritano" di avere una pagina permanente sul sito nella sezione delle avventure. Un promemoria, un modo per everle sempre lì e non disperdere nei meandri bui del forum. L'elenco è lungo e per smaltirlo ci vorrà tempo, ma non abbiamo fretta noi (ormai lo avete capito)

CLICCA QUI!

E' sufficiente mettere il link della discussione dove ci sono il racconto o le foto e magari dire di cosa si tratta. Dai dai...

----------------
Girarsi indietro a guardare e pensare:
"Quella è la mia traccia, dunque esisto".

CrinaleOnLine Forum

Modificato da CrinaleOnLine

© 2020 CrinaleOnLine

Torna Su
CrinaleOnLine