LES CROSETS (Svizzera), 2 maggio 2006 - L’ex sciatrice svizzera Corinne Rey-Bellet, 33 anni, e il fratello Alain sono stati assassinati ieri sera nella casa dei genitori, nel cantone Vallese. Il duplice omicidio è stato compiuto da uno sconosciuto, che ha sparato diversi colpi ai due fratelli. La madre dei due, presente al momento dell’aggressione, è stata gravemente ferita mentre il bimbo della Rey-Bellet, di soli due anni, si trovava al piano superiore ed è rimasto illeso.
Il marito di Corinne Rey-Bellet, Gerold Stadler, è il principale sospettato dell'omicidio ed è attivamente ricercato dalla polizia che lo definisce "armato e pericoloso". L'uomo, banchiere, è stato visto uscire domenica sera dalla casa dei Rey-Bellet con un'arma in mano e nella sua vettura, trovata nel vicino cantone di Vaud, è stato rinvenuto un caricatore vuoto, ha spiegato il giudice istruttore del Basso Vallese, Philippe Medico, citato dall'agenzia di stampa svizzera "Ats".
Stando alla prima ricostruzione degli inquirenti, Stadler, separato dall'ex sciatrice da una decina di giorni, era giunto nella stazione sciistica di Les Crosets verso le ore 19 per riportare il figlio di due anni e mezzo. Verso le 21.30 si è scoppiata una violenta lite. L'uomo ha estratto una pistola ed ha sparato numerose volte. Corinne Rey-Bellet e il fratello (32 anni) sono morti. La madre, colpita da cinque proiettili, è ricoverata in stato "critico ma stabile". Il padre della sciatrice, al momento dei fatti, era assente.
Corinne Rey-Bellet aveva 33 anni, il fratello 32. La sciatrice elvetica si era ritirata dalle competizioni nel 2003, dopo l’argento in discesa libera ai Mondiali di St. Moritz. Nella sua carriera in Coppa del mondo aveva vinto cinque volte, due in super-G e tre nella discesa.