Il crinale...

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 MTB: un giro da urlo!

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D I S C U S S I O N E
Vava Erano le 17.30 di sabato 12 luglio...
Mentre la pianura ardeva sotto il sole cocente, a Fanano, come in buona parte dell'Appennino, gli alberi gocciolavano per il recente temporale, mentre le nubi lentamente si diradavano e la temperatura si aggirava attorno ai 20°C.
Mi faccio firmare 2 ore di pemesso dalla moglie , prendo la mountain bike e... parto a razzo! Beh, a razzo no perchè la strada saliva...
In 20' raggiungo il vicino paese di Fellicarolo (900m). Atmosfera da incanto con le abetaie che lasciavano filtrare i raggi dell'ultimo sole, ben evidenziati dai vapori che il sottobosco liberava...
Prendo la stradina che porta, con un lungo falsopiano e poche decise rampe, alle Cascate del Doccione (ahimè, non vi racconto...) e quindi, con lunghi tornanti sterrati, ai bellissimi pianori de i Taburri (1230m). Arrivato su mi concedo una pausa per un breve ristoro alla sorgente: 1' e mezzo e viaaaa!
Ora lo sterrato diventa un vero e proprio sentiero, a tratti fangoso, a tratti ricoperto di erba al punto da inzupparmi fino alle ginocchia, però che bellezza quell'acqua fresca che mi bagnava le gambe...
Ogni tanto mi voltavo per vedere la catena del Libro Aperto e la statica sagoma del Cimone, poi riprendevo a salire: a volte mi sembrava di calciare i pedali, quasi la bicicletta fosse un mulo cocciuto da spronare. Altre volte dovevo scendere ammettendo i miei (tanti) limiti, di equilibrio o di preparazione atletica (chi mi conosce non potrà dubitare sulla seconda affermazione ), ma era bello anche a piedi...
In un'occasione la bici si è piantata, poi si è inclinata dalla parte sbagliata (la valle), quindi ho dovuto fare un salto e mi son messo a correre in mezzo ai mirtilli per non cadere! Con le scarpe da ginnastica, neanche le pedule (nota per i più giovani: leggi scarpe da trekking)! Che rimpianto ripartire senza assaggiare nemmeno un mirtillo (il tempo è tiranno)! Eh sì, mirtilli... Boh? Chi ci capisce più nulla, un anno ne raccolsi tanti a settembre...
Arrivato al Passo del Colombino, 1525m, tra la valle di Ospitale e quella di Fellicarolo, il paesaggio era davvero splendido (sempre relativamente all'Appennino... ma a me piace un sacco comunque!): spostandosi di pochi metri si vedevano entrambe le vallate e i monti dal Cimone al Libro Aperto, Spigolino e Corno Alle Scale...
Qualche minuto di contemplazione, senza voler pensare all'ora... anzi, pensando che avrei dormito volentieri lassù, quasi quasi anche senza tenda...
Quando guardo l'ora vedo che... era quasi l'ora alla quale avevo detto che sarei rientrato!
Via! Raggiungo il punto più alto (1549m), quindi mi butto in discesa!
L'erba alta mi nascondeva completamente il fondo del sentiero, dunque se c'erano tronchi o sassi lo scoprivo... a posteriori!
Non solo, ma l'erba a volte nascondeva rovi e ortiche... Le prime volte ci facevo caso, poi no, anzi, non frenavo neppure nè cercavo di scansarli...
Mi cade 5 volte la catena (2 volte s'inceppa anche il cambio...), un paio di volte salto dalla bici per non cadere, ma la cosa più dolorosa è stata, da fermo, un colpo di pedale sul ginocchio!!! Atroce! Ginocchio nudo, pedale iin ferro coi dentelli! Mi devo mettere a sedere per la botta. Mi gira un pò la testa e penso... sono ancora a 1300m, sono le 19.30 (17.30 + 2h), sono stanco morto, infangato fino alle orecchie, sfregiato dai rovi, non so come sarà il sentiero, ma so una cosa... sono contento!!

Arrivato a 1350m circa mi trovavo sul monte esattamente di fronte a casa dei miei (M. Pizzo). Mi "affaccio" da una radura e intravedo, nel bosco del versante di fronte, i tetti delle case di Valdellucce, la frazione vicino a Fanano dove i miei hanno la casa. Erano quasi le 19.45. Telefono alla Stefi: "Sono un pò in ritardo..." "Dove sei?" Fatidica domanda... "Se ti affacci e guardi in su, verso il M.Pizzo..." Non vi dico la delusione nello scoprire che... non sapeva dov'era il M.Pizzo!!. Ovviamente non mi vede. In linea d'aria sono quasi 1.5 Km (dislivello quasi 600m, distanza orizzontale 1350m). "Venite in terrazza, che faccio un urlo..." "Siamo già in terrazza" c'erano anche i miei genitori, mia sorella e i miei bimbi. Spengo il cell. e caccio un urlo bestiale (sono ancora senza voce solo per quell'urlo!!!), da sentir male alla gola. Poi li rchiamo: "Sentito?" "Eccome! Giulia ha chiesto: «Cos'è stato, mamma?»".
Se avessimo tenuto acceso il cell. l'avrebbero sentito prima sul cell e poi dal vivo.
Ok, scendo più tranquillo (si fa per dire) e in poco più di mezz'ora arrivo a 590m, con le gambe scorticate e sporco di fango e olio da catena.
Bici in spalla per i gradini che portano al torrente, poi le ultime due rampe (15% circa) e arrivo a casa!

1h di ritardo, ma che spettacolo!

...ne avevo proprio bisogno di un giro così!
P.S. Perdonatemi gli errori: è troppo lungo da rileggere!
P.S.II Anzi, perdonatemi la lunghezza del testo!


Vava

Ino
quote:
P.S.II Anzi, perdonatemi la lunghezza del testo!

Tutt'altro!!!! Meriti un elogio per aver condiviso con noi questa gita. Che dire, poesia in prosa, sei riuscito a rendermi in qualche modo partecipe... a parte la fatica ovviamente.

Bello anche il passo con la tua famiglia, sei riuscito a dare un tocco di personalità a tutta il resoconto... non un banale "sono partito da qui e sono arrivato là" ma un punto di vista personale.

Due applausi: uno per il giro fatto. L'altro per averlo scritto qui. In quel modo.

Ciao e grazie!

Vava Caspita, grazie!
Mi piace condividere certe belle esperienze e stati d'animo.

Vava

Andrea Grazie anche da parte mia Vava!!! Bellissimo racconto!
Lo leggevo...ed ero al tuo fianco.
Lo leggevo...e mi sporcavo di fango.
Lo leggevo...e mi faceva male un ginocchio.
Lo leggevo...e cercavo di sentire il tuo urlo.
Lo leggevo...già finito!?

----------------
Girarsi indietro a guardare e pensare:
"Quella è la mia traccia, dunque esisto".

Vava Se dite così...
...mi fatre venir voglia di rileggerlo!

(Temevate che dicessi RIscriverlo eh...?)

Vava

y02 un racconto bellissimo...e come se sentissi le ortiche sulle gambe mentre lo leggevo......grande vava, propongo di inserirlo nella sezione racconti...un po di MTB manca!
che ne dici grande capo?

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Se vuoi il massimo...devi essere pronto a pagare il massimo!

Vava Io rovi e oriche li sento ancora per davvero!!!

Però ammetto che quando spariranno... mi dispiacerà un pò!
Sarà il... SEGNO che dovrò fare un altro giro!!

Vava

Andrea
quote:

un racconto bellissimo...e come se sentissi le ortiche sulle gambe mentre lo leggevo......grande vava, propongo di inserirlo nella sezione racconti...un po di MTB manca!
che ne dici grande capo?
Capo a me!? Ma guarda te...
Giusto! Lo inserirò fra le "avventure"!!! Vava te lo meriti!!!

Hem...dopo avere pubblicato:
- La giornata freeride
- Tour del Prado
- Breithorn
- Monte Bianco di Cristian
- Alba sul Cusna
...

Facciamo che li metto in ordine sparso và che è meglio...

----------------
Girarsi indietro a guardare e pensare:
"Quella è la mia traccia, dunque esisto".

Ino Andre, ma quella volta che all'Abetina abbiamo dormito in tenda con le due bulg... ah, forse non vuoi metterlo fra le "Avventure"

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E adagio
adagio
divenni
Malvagio

Vava
quote:
Giusto! Lo inserirò fra le "avventure"!!! Vava te lo meriti!!!

Grassie Andrea!

Vava

Andrea Pagina già pronta! E non è sola, ma è ben accompagnata!

In arrivo:
- Breithorn
- Monte Bianco di Cristian
- MTB: un giro da urlo (appunto...)
- Poco più in là l'Alba sul Cusna

Mi sto dando da fare...

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Girarsi indietro a guardare e pensare:
"Quella è la mia traccia, dunque esisto".

Dave complimenti per il piccolo Tour che ti sei fatto... io purtroppo sono un pò a secco di mountain bike ormai da lungo tempo... bisognerà che riprenda il prima possibile...

Colui che la libera....
ce l'ha nel sangue...

Lollo Concordo coi complimenti degli altri! Si vede che te la sei proprio goduta!!
Anch'io ho fatto un'esperienza simile al tuo urlo... mentre si va verso il Cusna, sul sentierio 617, dopo un boschetto si apre la vetta in tutta la sua bellezza, ma sei ancora lontano. Eravamo partiti in 2 gruppi, uno da Case Balocchi (più lunga), ed io coi meno esperti dalla peschiera. Giunti al fatidico posto, abbiamo visto delle persone già sulla vetta: "Saranno loro?" mi chiese una amica. "Lo scopriamo subito!" e lasciai partire un brontorutto da paura! Per un attimo fu solo il silenzio... poi, da lassù in cima: "Lollo?"!
Mi avevano sentito!

Se sei alto oppur meschino, va al rifugio a berti un Bombardino!

Modificato Da - lollo on 16 Lug 2003 23:23:20

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