Infatti, è una cosa interessante!
Facendo un'analogia con la geologia (stratigrafia), potremmo dire che si tratta di un "livello guida", un livello abbastanza facilmente databile al momento della sua ricomparsa.Penso però che debba anche essere considerato un fatto, ovvero che mentre questa neve rossa era sepolta da quella "normale" successiva al 22 febbraio, almeno un pò fondeva, dunque al momento in cui è riaffiorata il suo spessore era già più sottile rispetto al quello del 22/2.
Infatti in alcuni punti del crinale la neve rossa è fusa prima di apparire, ovvero il livello rosso si è appoggiato a terra confondendosi col suolo mentre ancora era ricoperto da neve più fresca.
Una cosa sola mi dispiace: la neve rossa ha un'albedo (sì, è femminile) minore di quella bianca, ovvero riflette meno i raggi solari, dunque assorbe maggior radiazione e... fonde prima!
L'effetto ombra, invece, è trascurabile. Perchè superi l'effetto albedo occorrono alcuni cm di terra sopra al manto nevoso (es. morene superficiali dei ghiacciai).
E... non è che rischia di grattare gli sci?
Vava