Il fatto mi ha devvero colpito.Proprio in questi giorno ho finito di leggere "Appeso a un filo di seta" di Hans Kammerlander, dove racconta le sue avveture e soprattutto le sua sfida infinita al K2. Solo al quarto tentativo è riuscito a conquistarlo (in compenso è sceso per qualche centinaio di metri dalla cima con gli sci!), dopo aver passato innumerevoli rischi ed essere sopravvissuto, come lui stesso ammette, per pura fortuna.
Anche kuntner era al suo quarto tentativo sull'Annapurna... ha avuto meno fortuna.
La lucida follia e lucida consapevolezza che questi alpinisti hanno del pericolo e della "fortuna" è qualcosa di incredibile.
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Girarsi indietro a guardare e pensare:
"Quella è la mia traccia, dunque esisto".