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Ino
Bardo del vento
   
Italia
7219 messaggi |
Inserito il - 03 Apr 2009 : 11:47:02
Come già detto nella discussione dei libri, ho letto i resoconti (con i diari) delle due avventure di Albanov e Shackleton il primo all'Artide, il secondo all'Antartide, e le loro marce verso la salvezza. La classica "uomini abbandonati sul ghiaccio", insomma. Partendo da questi libri ho un po' pensato alla grande voglia di avventura e scoperta che muoveva nomi come il Duca degli Abruzzi, Amudsen, Nobile, Peary, Scott eccetera. Ma allora il mondo aveva ancora confini da toccare: i due poli e i tetti del mondo. Erano obiettivi affascinanti, inesplorati, i limiti del pianeta su tutti i fronti, in altezza e in "orizzontale" (passatemi il termine). E su queste spinte gli uomini, tutti, dal grande nome divenuto famoso all'ultimo dei cambusieri, si sottoponevano a prove terribili sostenuti solo dalla voglia di avventura e sopravvivenza.La domanda è: ci sono dei confini oggi dove un "esploratore" può trovare motivazioni? La tuta alare di De Gaiardon? Gli abissi in apnea? Esiste il luogo pieno di fascino e mistero che poteva avere la stessa attrattiva che avevano i poli e il K2, il passaggio a Nord-Est e il passaggio a Nord-Ovest, a cavallo dei secoli XIX e XX?
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lauw
Gran maestro di fuoripista
   
Sudan
2840 messaggi |
Inserito il - 03 Apr 2009 : 11:50:44
citazione: | La domanda è: ci sono dei confini oggi dove un "esploratore" può trovare motivazioni? La tuta alare di De Gaiardon? Gli abissi in apnea? Gli sgrebenoni marci di 3° di Sturno? Esiste il luogo pieno di fascino e mistero che poteva avere la stessa attrattiva che avevano i poli e il K2, il passaggio a Nord-Est e il passaggio a Nord-Ovest, a cavallo dei secoli XIX e XX?
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___________________________ Continua a sognare Gigante addormentato |
morefire
Maestro di fuoripista
  
Norway
363 messaggi |
Inserito il - 03 Apr 2009 : 11:59:35
ottimo spunto Ino forse è OT ma a proposito del duca degli abruzzi & company volevo mettervi a conoscenza di una mostra di fotografie di montagna della seconda metà dell'800 in corso a modena: http://www.fotomuseo.it/mostre/archivio/2009/Montagna.asp  |
druido
Gran maestro di fuoripista
   
Italia
1489 messaggi |
Inserito il - 03 Apr 2009 : 12:05:01
citazione: | La domanda è: ci sono dei confini oggi dove un "esploratore" può trovare motivazioni? La tuta alare di De Gaiardon? Gli abissi in apnea? Gli sgrebenoni marci di 3° di Sturno? le cosce della collega bona? Esiste il luogo pieno di fascino e mistero che poteva avere la stessa attrattiva che avevano i poli e il K2, il passaggio a Nord-Est e il passaggio a Nord-Ovest, a cavallo dei secoli XIX e XX?
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_______________________ perseg, fig e mloun van magné a la so stagioun |
Ino
Bardo del vento
   
Italia
7219 messaggi |
Inserito il - 03 Apr 2009 : 12:09:13
Chiaro, "oltre alla passerina"... Quella c'era ieri come oggi...  |
Gio
Gran maestro di fuoripista
   
Italia
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Inserito il - 03 Apr 2009 : 13:03:57
citazione: | ci sono dei confini oggi dove un "esploratore" può trovare motivazioni? |
La domanda è posta molto bene, e così posta con gli aneddoti segnalati, io risponderei. ASSOLUTAMENTE NO!!! Cavolo il fascino ESPLORATIVO che aveva l'Antardide tante decine di anni fà, ad oggi non c'è l'ha nulla credo sulla terra, una cosa paragonabile oggi è l'uomo su Marte... Questo "ESPLORARE" però, a mio parere, non si può definire del tutto uguale alla RICERCA dell'ESTREMO, anche se sicuramente confrontabile... Quando un'alpinista ascende una montagna per la priva volta assoluta è una cosa, quando invece alpinisti salgono già quella montagna, e oggi cercano di farlo, e per una nuova via più difficile... in solitaria... o nel minor tempo possibile... è diverso, sono facscino e difficoltà differenti, ognuno ha la sua idea e preferisce ciò che gli piace di più... credo... E' come se aprissimo la discussione sull'Everest, ciò se c'è più fascino in ciò che ha fatto Hillary, Messner o quell'animale di cui non ricordo il nome di quell'animale che l'ha fatto in un incredibile tempo record... Allora alla interessante discussione che ha aperto Ino aggiungo una domanda anche io se posso: AVEVANO PIU' CORAGGIO I PIONIERI DI IERI O I CERCATORI DI ADRENALINA E DIFFICOLTA' DI OGGI? Quando si parla di FASCINO, per me NON c'è da pensarci... i pionieri sono i numeri uno, da i navigatori verso i confini del mare fino al primo 8000, agli abissi... Ma ripeto, secondo me... -------------------- Occhio al Faggio...!!!
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Gio
Gran maestro di fuoripista
   
Italia
1988 messaggi |
Inserito il - 03 Apr 2009 : 13:05:08
citazione: | Gli sgrebenoni marci di 3° di Sturno? |
RICERCA DELL'ESTREMO O ESPLORAZIONE??? -------------------- Occhio al Faggio...!!!
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cobra
Powder Ranger GV2012
   
Italia
4323 messaggi |
Inserito il - 04 Apr 2009 : 02:45:38
E' una domanda che mi sono posto anch'io molte volte ti dirò, e quasi proprio negli stessi termini.Mi sono dato risposte differenti, nel tempo. Credo che esista per ogni esplorazione o forse meglio usare il termine obiettivo, un aspetto personale/soggettivo ed uno diciamo sociale o pubblico. Forse non esistono più mete luoghi esplorazioni o esperienze veramente da "primato", quindi pubblicamente accettabili come "prime", ma già questo concetto ha in se una valutazione. Provo a spiegarmi: all'arrampicatore, magari alla ricerca della difficoltà, interessa di più il passaggio estremo superato per la prima volta e quello che ci sta dietro, anche se avviene su un sasso nella piazza del suo paese. All'esploratore emozionerà di più il primo che ha avuto le palle di vivere x mesi con la tribù più retrograda del mondo o una facile vetta di 5000 m salita per la prima volta perchè fino ad oggi vietata per motivi politici (è successo). Probabilmente il primo non trarrà nessuna emozione dalle imprese che esaltano il secondo e viceversa. Personalmente (soggettivamente), credo che superare un proprio limite, fare una cosa per cui si è lavorato, ci si è impegnati, che si è sognato vale tantissimo indipendentemente da quante persone l'abbiano fatto prima di te. Certo se sei tanto forte da fare una cosa che han fatto in pochissimi, o addirittura nessuno è un bel valore aggiunto. Ma i campi in cui tentare di raggiungere il primato sono tantissimi... Non so, forse non ho detto niente, ma il tema mi intriga. *** |
morefire
Maestro di fuoripista
  
Norway
363 messaggi |
Inserito il - 04 Apr 2009 : 09:30:53
territori inesplorati al giorno d'oggi...forse resite qualche angolo della foresta amazzonica, o grotte sotterranee inesplorate, ma probabilmente nulla di paragonabile ai pionieri delle spedizioni polari: basti pensare che oggi disponiamo del satellite e nulla sulla superficie terrestre è ancora del tutto ignoto...  |
Lollo
fdl Maker
   
Liechtenstein
4959 messaggi |
Inserito il - 04 Apr 2009 : 13:43:25
cavolo... qui si va di filosofia seria! In effetti è un quesito difficile da risolvere... Ci devo meditare...************ Chi mi parla alle spalle lo guarda il mio culo |
Alberto38
Maestro di fuoripista
  
Nepal
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Inserito il - 04 Apr 2009 : 13:59:02
In Hymalaia, karakorum, tibet, ci sono ancora decine e decine, forse centinaia, di montagne "toste" ancora da salire, l'unica pecca? Non sono 8000! Per questo motivo sono state snobbate dagli alpinisti, ma sarebbe una bella sfida esplorativa fare un bel concatenamento di vette tra i 5000 e i 7000 metri in valli sconosciute! Magari in autonomia e senza GPS.________________________ Poopoopoopoopoopowder!!! |
Alessandra
Maestro di fuoripista
  
Italia
288 messaggi |
Inserito il - 04 Apr 2009 : 15:08:51
citazione: | La domanda è: ci sono dei confini oggi dove un "esploratore" può trovare motivazioni? La tuta alare di De Gaiardon? Gli abissi in apnea? Gli sgrebenoni marci di 3° di Sturno? le cosce della collega bona? IL PUNTO G? Esiste il luogo pieno di fascino e mistero che poteva avere la stessa attrattiva che avevano i poli e il K2, il passaggio a Nord-Est e il passaggio a Nord-Ovest, a cavallo dei secoli XIX e XX?
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A parte gli scherzi concordo con Lollo, qui è necessario meditare... Comunque, come ha già accennato Gio, penso che l'equivalente odierno delle esplorazioni ai confini del mondo conosciuto di un tempo, siano i viaggi nello spazio per andare a vedere cosa c'è là dove nessuno è mai stato. Poi riprendendo il discorso di Cobra penso anche io che ci siano da distinguere le due cose. Da una parte ci sono le sfide con se stessi, con le proprie capacità, con le proprie paure, la voglia di mettersi alla prova e di fare una cosa ai limiti della proprie possibilità per superarle. Dall’altra ci sono la curiosità e la voglia di sapere cosa c’è dove nessuno prima è mai stato, il coraggio di andare verso l’ignoto e di cambiare prospettiva. E le due cose possono andare insieme, ma non necessariamente. --------------------- Chi non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla e non è nulla. Solo chi rischia è libero. Modificato Da - alessandra on 04 Apr 2009 15:11:16 |
Gio
Gran maestro di fuoripista
   
Italia
1988 messaggi |
Inserito il - 06 Apr 2009 : 16:22:15
citazione: | Gli sgrebenoni marci di 3° di Sturno? |
Quest'estate ne punto uno, se riesco a trovare l'occasione... -------------------- Occhio al Faggio...!!!
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