Il crinale...

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 Escursione:Abetone Febbio
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mtrex
Cervellino
GV2011



Belarus
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Inserito il - 06 Set 2002 :  19:04:32    mtrex è offline Scrivi Un Messaggio Privato  Visualizza profilo  Visita l'homepage di mtrex  Modifica messaggio  Rispondi citando  Visualizza l'indirizzo IP dell'utente
CRONACA

Luogo partenza:Abetone
Luogo di arrivo:Febbio
Difficoltà:solo escursionisti esperti allenati
Durata:tre giorni

Come da qualche anno a questa parte il periodo estivo si appresta x delle vere escursioni.L'anno scorso abbiamo scoperto il monte bianco e quest'anno ci siamo calati nel nostro appennino.
L'idea ce l'ha data il poeta della montagna siccome qualche giorno prima aveva eseguito lo stesso percorso però al contrario con renzo.
Siamo partiti di lunedi mattina presto da febbio e la prima sosta l'abbiamo fatta da luca x procurarci le cibarie,panini affettato frutta ecc giusto x aumentare il peso dello zaino siccome era troppo leggero..
Arrivati all abetone è arrivato il momento più tragico della giornata:mettersi lo zaino sulle spalle!!Imprechi bestemmie madonne urla di dolore erano i nostri primi commenti..
Per raggiungere quota 1700 dove c'e il primo rifugio occorre salire dalle piste ma si fa tranquillamente.
Arrivati nella val di luce il sentiero 00 segue la cresta e vi e un punto in cui occore cimentarsi nella tecnica dell arrampicata x proseguire,si puo sempre segliere la via piu bassa come ha fatto il nonno ma nn èla stessa cosa.
La salita piu impegnativa e affascinante del primo giorno è il monte rondinara che sovrasta il lago santo;Ma ne vale la pena xche la visuale è notevole!
Ed ecco che la giornata si aggingeva alla conclusione quando gazza vide un bel laghetto isolato non troppo profondo con acqua tiepida..Sembrava la corsa x l'oasi in un deserto potersi imeergere e crogiolarsi nel acqua al chiarore del tramonto..Spettacolo tolti tutti i vestiti rimasti in mutande x non spaventare gli animali di passaggio,ci siamo buttati come elefanti..non vi dico la goduria e il refrigerio che abbiamo provato..una piscina a 1800 metri e ci siamo promessi di passarci tutta l'estate prossima!!
Siamo arrivati al rifugio del lago santo verso le sette,un po in ritardo causato dalla sosta non prevista al lago,dopodiche abbiamo montato la tenda e ci siamo precipitati al rifugio dove avevamo un solo obbiettivo:MANGIARE..!!

segue..

mtrex
Cervellino
GV2011



Belarus
4956 messaggi
Inserito il - 13 Set 2002 :  10:39:02    mtrex è offline Scrivi Un Messaggio Privato  Visualizza profilo  Visita l'homepage di  mtrex  Modifica il messaggio  Rispondi citando  Visualizza l'indirizzo IP dell'utente  Elimina risposta
Secondo giorno

All'alba del secondo giorno circa le 9.00 siamo stati svegliati da un forte odor di funghi porcini..
Infatti in tenda ci mancava un componente della spedizione;era gazza che si era già messo all'opera x non perdere l'allenamento;
Colazione l'abbiamo fatta al rifugio a base di te,capuccino e cioccolate x accumulare piu energie possibili visto l'intrepida salita che ci apprestavamo a compiere..
Di nuovo si ripete il fatidico momento di sofferenza:mettersi lo zaino in spalla,e siccome e ormai tradizione mettere qualce bel giarone all'interno dello zaino di qualcuno x aumentarne giusto di tre kili il peso,e sempre meglio darci una controllatina prima di partire..(chiedetelo a gazza che ne sa qualcosa).
Ed ecco che il buon fungaiolo gazza non si smentisce mai trovando lo zio porcino lungo il sentiero sotto un sasso..io ho semrpre detto che ha un culo bestilale e lui mi ribadisce che è tutta esperienza..
Dopo aver costeggiato x un ora il lago siamo arrivati al bivio in cui c'era da scegliere se affrontere la salita del monte giovo o girarci attorno;chiunque avrebbe optato x la seconda opzione ma noi non siamo normali e abbiamo deciso di arrivare sino in cima con un dislivello da compiere di 700mt.
Dopo mezz'ora di salita il primo a risentirla e gazza che si e staccato e procede con il suo passo da lupo saggio.Siccome la rivalità tra me e alberto è ormai cosa nota e consueto che in ogni salita x raggiungere la vetta ci sia una sfrenata lotta x essere i primi..
Anche se questa volta sono andato in crisi ipoglicemica ed ho rinunciato al gpm.
Ed eccoci sul Giovo con una vista panoramica di 360° sul cimone,abetone,apuane,e il gruppo del cusna.Il nosrtro bivacco della sera precedente era ormai un puntino lontano;durante la discesa il nostro pensiero va a quest'inverno pensando di venr qui con gli sci d'alpinismo dato che è pieno di canaloni,e gazza ha gia in progetto qulche bel salto da farci fare.
Direi che è la tappa più lunga,dopo la salita del giovo il sentiero segue lo 00 sul crinale x un po e poi si arriva al bivio x l'alpe di s.pellegrino dove occorrono ancora tre ore buone prima di esserci.

Siamo arrivati intorno alle sei emmezza con piedi,ginocchia,gambe,spalle distrutte e con la forza solo di raggiungere il ristorante x la sera..Solo che si poneva il problema di come lavarsi dato che se restavamo così non so quale buon odorino poteva venirci in tenda di sera.Ed ecco che il nostro laureato si distingue risolvendo sia il problema di come lavarsi sche di come dormire;
Il primo usando delle bottiglie riempite di acqua alla fontana,metodo un po scomodo ma funzionale e il secondo problema utilizzando dei materassi trovati nel rifugio GEA da mettere sotto la tenda.Ammetto che di tanto in tanto qulche saggia cosa la propone..
Dopo esserci abbuffati al ristorante siamo crollati in un sonno profondo,nella comoda tenda-materasso.

segue..

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mtrex
Cervellino
GV2011



Belarus
4956 messaggi
Inserito il - 19 Set 2002 :  20:32:39    mtrex è offline Scrivi Un Messaggio Privato  Visualizza profilo  Visita l'homepage di  mtrex  Modifica il messaggio  Rispondi citando  Visualizza l'indirizzo IP dell'utente  Elimina risposta
Terzo giorno

Nel perlustrare il rifugio GEA dove ci siamo accampati abbiamo rinvenuto una antica spada medioevale forse appartenuta a s.pellegrino chissà..
Il peso sarà stato intorno ai tre kili e dopo esserci esercitati la sera prima a fare i cavalieri impavidi,la mattina seguente abbiamo deciso di portarla con noi nel ritorno a febbio come simbolo di vittoria.
Dopo essercela giocata a carte abbiamo optato che il volontario x il traspoto era alberto.
La partenza è avvenuta intorno alle nove siccome la giornata si prospettava lunga e impegnativa e i nostri viveri erano scarsi e non c'era modo di far rifornimento.
Dovevamo raggiungere da prima il passo delle radici e poi portarci al passo delle forbici.
Di x se il sentiero fino al passo delle radici costeggia dentro il bosco ed è abbastanza pianeggiante poi successivamente comincia a salire fino a raggiungere la massima pendenza prima del crinale.
Direi che la stanchezza dei giorni precedenti inizia a farsi sentire soprattutto nelle gambe e sulle spalle,ma viene in parte affievolita dalla mitica pomata prep che se messa in abbondanti dosi fa passare il dolore.
Il secondo punto tappa è il passo delle forbici,dopodichè dovevamo decidere se fare il sentiero basso che ci conduceva al segheria oppure percorrere quello alto x arrivare sul monte prado e poi al battisti.
Siccome quello alto l'avevamo gia percorso abbiamo optato x il sentiero basso ma con ciò non significa che eravamo stanchi e che abbiamo rinunciato..
Giunti in prossimità del segheria uno stuzzicante odor di polenta e funghi,di carne alla brace ci faceva aumentare il passo.
Ma siccome avevamo ancora dei buonissimi panini di tre giorni prima,con fette di prosciutto che sapevano di calzini e delle squisite prugne secche,abbiamo rinunciato ad un banale piatto di polenta e funghi con contorno di salsiccia e cinghiale per dimostrare che noi eravamo uomini veri.

Da qui in poi e stato il collasso piu totale x arrivare a febbio.
Il sentiero basso che dal segheria porta a pian vallese e una vera tortura.
Ma nonostante ciò siamo arrivati in netto anticipo,intorno alle tre.

L'arrivo è stata la cosa più soddisfacente;siamo stati portati in trionfo da una marea di gente(cane di bruno e qualche pecora),con il traffico bloccato x permettere il nostro passaggio e x finire la stretta di mano con poeta della montagna.

Così si concluse il giro abetone febbio.


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