BEDDOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!Che foto!!!

UUUUUIIIIIIIIUUUUUUUIIIIIIIUUUUIIII

l'SA1 3RIDE sta dando i suoi frutti
la Frency, il Druido, Giovanni telemarker etc etc...manca solo COBRA!!!

che giornata che avete trovato...brev!!!

non puoi perderti, se non hai paura d'andare

Dopo la descrizione di Andre, che ringrazio in modo particolare, ho pensato che fosse doveroso chiarire vari aspetti, perchè fosse chiaro il modo e lo spirito con cui io, e penso tanti altri del crinale e non, si muovano in montagna...

Penso proprio che dopo quanto accaduto negli ultimi tempi, questi fatti capitino a fagiolo per esprimere qualche considerazione, anche se l'argomento è difficile, e si presta a fraintendimenti cercherò di essere il più chiaro possibile...mi piacerebbe parlarne a quattrocchi ma penso che il tempo e lo spazio per intavolare un discorso del genere non sia a disposizione di nessuno.

Iniziamo con una buona e sana autocritica nei confronti del modo con cui io, e non credo di essere stato mai solo, mi sono affacciato al crinale, che per me era, è e spero rimanga sempre, un mondo fatto di amicizie che apprezzano l'andare in montagna "fuoripista" chi più, chi meno alpinisticamente...

Credo infatti che, con il senno di poi, siano stati fatti vari errori, mi riferisco a tutte le prove di "coraggio" alle quali tanti di noi non sono sottratti, senza pensare alle conseguenze, esempio: i miei salti nei mitici mercoledì di polvere assieme a Sturno di due anni fa... e per quanto riguarda l'Occhio al Faggio Factory Ski Team vi sono innumerevoli eventi di questo genere, che però allora mi sembravano normale amministrazione non oggetto di particolari attenzioni.

Poi ci sono le questioni legate all'euforia di gruppo che è ottima a tavola condita col vino, a parole mentre si scia o si va in bici in montagna, ma quando finisce nel modo di sciare, come a Curma o La Thuile l'anno scorso non va per niente bene, o per lo meno ognuno, come ho fatto io, sappia assumersi le conseguenze di una coglionata se va male, o di un virtuosismo se va tutto bene.

Poi ci sono gli incidenti che capitano in montagna per l'inevitabile rischio intrinseco della nostra attività, come credo proprio sia successo a me e Fausto lunedì scorso, perchè, mentre nei casi precedenti si andava più o meno consapevolmente in cerca dell'incoveniente rischiando, in questo caso si procedeva adeguatamente alle condizioni, ma a complicare le cose c'era la visibilità che rendeva tutto piatto, e per come mi conosco e per come conosco Fausto e per come mi è stato raccontato, nessuno voleva saltare da nessuna parte o tanto meno si stava andando forte(che in quelle condizioni avrebbe voluto dire cercarsela)...perciò credo che per queste cose c'è ben poco da fare, se non starsene a casa con il plaid sulle ginocchia!!!!!!

Io non voglio assolutamente essere pesante in questo piccolo, ma credo doveroso, esame di coscenza, e volutamente ho fatto esempi spiacevoli solo su di me proprio per non additare nessuno, e nemmeno per ledere l'orgoglio alcuno, ne parlo con serenità proprio per il gusto di parlarne, e perchè credo, e ne sono convinto, che siamo migliorati molto da quando abbiamo iniziato a sciare fuoripista...
e con questo penso alle serate Arva, penso a tutte le volte che quest'anno di fronte ad itinerari immacolati e spettacolari, o troppo pendenti, abbiamo saputo rinunciare, per ultimo proprio lunedì mattina è accaduto che uno di noi abbia fatto il taglio per andare alla borra, come si faceva per la gara di ski-alp commettendo sì un errore, ma chi veniva dopo invece di seguire la traccia ha deciso di fermarsi e aggirare la zona di accumulo passando sulla cresta, come si vede dalla foto, e dopo qualche attimo si è staccata la valanga senza nessuna conseguenza...e la scelta non è stata presa da una guida alpina o da un oracolo o da saggio sacerdote pensatore, ma da noi...comune gente urlante di euforia e con bava schiumante alla bocca per quello che aveva di fronte, ma consapevole del rischio che in quel momento poteva correre.

Se son stato pesante scusatemi, ma con quello che ho scritto non intendo cambiare il modo di pensare di nessuno, ma semplicemente chiarire il mio punto di vista, perchè in montagna voglio continuare ad andare con rispetto che credo tutti abbiamo maturato, e con la stessa voglia di condivisione e di crescere e scoprire assieme quello di cui andiamo in cerca, felici per le volte in cui si sta assieme, e con un po' di dispiacere per le volte in cui si manca.
Questo modo di affrontare le cose con questi toni, credo che contribuisca a farci conoscere meglio, e a chiarire lo spirito che ci muove, e senz'altro questa sì che è una cosa positiva!!!!!!!!!!

Visto che forse ho peccato di troppa serietà..... adesso andiamo a inondare Curma, SPARTANI... ghe se da GODERE!!!!!!!

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"everybody friends in a pow pow day"

Scherzo, sono sempre convinto che sono argomenti da trattare con serietà e che non sia mai abbastanza. Brev.

Ragas in bocca al lupo per Courma, spaccate tutto, e tornate vincitori!

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