Vi riporto il VERO discorso di Steve Jobs, quello che fece a degli studenti in procinto di laurearsi, in versione originale, ispirato da Tony Giger, così com’era e come doveva essere. La famosa versione che tutti conosciamo è quella manipolata dai media per dare al pubblico qualcosa di facilmente comprensibile dalle masse.
L’originale è tutta un’altra storia e ogni volta che lo rileggo (da qualche parte potrei ritrovare anche il video) mi si smuofe la verraggine interiore.
Ah, ci tengo comunque a sottolineare come Jobs non avesse mai vinto un Grande Verro. E forse questo ne fa un testimone, da esterno, ancora più attendibile e oggettivo. Lascio quindi parlare lui:

Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo solo in pianura. Non rimanete intrappolati nel traffico della circonvallazione, che vi porterà ad accendere il condizionatore della macchina per trovare un finto refrigerio. Non lasciate che il caldo della città sciolga la vostra pauder interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire tracce nuove, in neve fresca, con le pelli di foca: loro vi guideranno in qualche modo nel trovare la massima pendenza. Tutto il resto è secondario.

Quando ero giovane, c’era una pubblicazione splendida che si chiamava KrinaleOnLine, che è stata una delle bibbie della mia generazione di skibum. Fu creata da Tony Giger, non molto distante da qui, nel Lago Saporito, e costui implose in esso dando un nuovo senso poetico della vita. Si parlava ancora della 2000, era prima della Tresca, in fuoripista si andava con degli sci stretti come spade e ogni foto era un evento: era una specie di Faccialibro formato euforia, dieci anni prima che Faccialibro venisse fuori. Era idealista, e pieno di concetti chiari e nozioni speciali.

Giger e il suo team iniziarono a spargere per il mondo il seme dell’euforia, dando corso a una nuova era di condivisione, di Stone Face, di WC e di irruazio collettivi. C’era ancora la 2000, eravamo giovani, ma non importa l’età che avevamo o che avete voi adesso. Ricordo che in un editoriale c’era una fotografia di un pendio con della neve fresca, fredda e immacolata, del tipo che potete trovare tra le punte del Vallestrina, alla Bora, alla Carcamogena, all'Angelo o al Lago Saporito. Sotto, le seguenti parole: “Siate penzoli. Siate verri”. Era il loro credo, e ho sperato sempre questo per me. Ora, nel giorno del vostro nuovo grande verro, pronti nel cominciare una nuova avventura, auguro questo a voi.

Siate penzoli. Siate verri

Ecco quindi che la responsabilità di votare ed eleggere un nuovo Grande Verro, anche a causa di questa parole, si fa pesante. E’ come se il mondo rimanesse in attesa di conoscere colui che saprà guidarci attraverso un anno di sfide, di difficoltà, di soddisfazioni, di delusioni, di esaltazioni. Nessuno sarà mai in grado di sapere se tutti i Grandi Verri, compreso quello che sarà, sono stati i migliori Grandi Verri possibili, si può solo constatare che il mondo è andato comunque avanti, trovando di anno in anno un nuovo punto di riferimento. E forse, questo fatto, è sufficiente per dire che in effetti sì, tutti i Grandi Verri hanno assolto al loro compito, nel migliore dei modi, ognuno secondo le proprie possibilità, decisioni, tracce.

Io per l’anno nuovo vorrei portare alla luce, togliere dall’ombra, dare alle masse, un Verro nuovo ma vecchio, un Verro assente ma sempre presente, a volte lontano fisicamente, ma vicino con la mente e lo spirito. Motivatore eccezionale, statista indiscusso, opinionista al fulmdicotone, originale creativo di alcune tra le pietre miliari della storia del Crinale, della vita di ognuno di noi. Vorrei che il nuovo Grande Verro potesse essere fonte di ispirazione, aprirci nuove porte della percezione, farci comprendere come, alle volte, la mente possa essere lo strumento più potente che abbiamo, più grosso, più grasso, ancora più dei Sumo o degli XXL, per farci tracciare in un euforico e compiaciuto stato di galleggiamento nevoso. E senza neanche bisogno di sostanze strane. Al massimo un birrozzo o buon lambro.
Perché spesso basta una battuta detta nel posto giusto nel momento giusto, una frase lasciata sul forum, una serata a sfruttare un secondo più rergalato dalla terra, a rubare cavalli (!!!) nella tana dell’orso in pelliccia con donnine che ridono, a commentare le notizie del giorno, e poi ancora un pomeriggio in giro per monti, tra prese in giro, scope roteanti, salami biricchini, patchouli volanti, mascie assonnate, o un altro ancora davanti a un monitor a ridere a crepapelle davanti alle folli trovate di un filmato che ha cambiato per sempre la satira. Spesso basta un gesto piccolIno affinchè il poco diventi il tutto. Ecco, io vorrei che bastasse essere Ino per diventare, almeno una volta nella vita, Grande Verro.

Voto Ino.

E poi CAZZO! Ma vogliamo mettere una buona volta Ino sotto l’imbuto o no????

E vi dirò. Ero e sono tutt’ora molto indeciso. Abbiamo la fortuna qui dentro di avere a che fare con tanti personaggi verrici, ognuno dei quali ha tutte, in parte, o anche di più, ognuno a modo suo, le caratteristiche riportate sopra. Qualcuno è già stato proclmato e consegnato alla storia del Verri, qualcun altro è in attesa, qualcun altro ancora meriterebbe il bis, e sono sicuro che il loro momento arriverà.
C’è il Tenente Cobretti. Esempio per tutti noi di costanza, follia e moto penzolo perpetuo. Fa il miglior nocino del Mondo (almeno secondo il “1° Palio Segreto del Nocino Tradizionale del Crinale”), guida come Bo e Luke, scia come Mark Girardelli dopo 6 grappe al ginepro, progetta di scalare il Mons Olympus su Marte e ti guarda sempre con quegli occhi che sembrano dire “Salga a bordo cazzooooo!!!”.
C’è il Mullah. Di lui è già stato detto (quasi) tutto.
Per quest’anno mi fermo qui. Queste tre erano le mie somme indecisioni. Scegliere non è stato facile. L’illuminazione mi è arrivata grazie alla riscoperta delle parole del vero Steve Jobs che a sua volta ha citato il Sommo Tony Giger.
Ho pensato che quest’anno c’è soprattutto una persona dalla quale vorrei sentirmi ripetere le parole

Siate penzoli. Siate verri.

Ed è Ino.

Magari così:

________________
Girarsi indietro a guardare e pensare:
"Quella è la mia traccia, dunque esisto".

Ha dimostrato notevoli doti sciistiche e incoscenza sciistica e in seggiovia non manca mai di offrirti del puro nocino fatto in casa. Nocino che gli è valso anche il primo premio del primo palio del nocino. Colui che riesce a convincere la moglie anche a scalare il Kilimangiaro, che fa sfoggio (con grande stile) ogni paio di mutande presenti nel suo guardaroba (comprese quelle dorate), che si è distinto anche per inaspettate doti pallavolistiche da far sembrare mr muscolo (per chi non se lo ricordasse era un pupazzetto allungabile in tutti gli arti) fatto di legno.

Per tutti questi motivi io voto il TENETE COBRETTI

Pensaci prima di tornare a casa, ovunque tu sia...

La stagione che si è conclusa si è rilevata incipiente, ricca di luci ed ombre, perle e porci...ni.
Dunque ecco ad evidenziare le virtù nonché le motivazioni del mio voto.

Intrepido difensore della patria, irrispettoso delle leggi gravitazionali e dei limiti di aderenza, avventuroso nell' intraprendere un viaggio in condizioni abominevoli, inegualiabile e sfrontato alla guida...degno cavaliere di Burian!!!
Tutto ciò in un solo giorno: il giorno più lungo dello scorso inverno; quando la maggior parte dei pianzani medi era rinchiuso in casa ad ascoltare agghiaccianti bollettini radio circa le condizioni della viabilità ordinaria e autostradale. Tutti i media raccontavano di bufere di neve provocate da Burian che imperversavano su nord e centro Italia; lui alla guida del suo mezzo si lanciava deciso e veloce in direzione nordovest... Compiaciuto del vellutato manto bianco che ovattava tutto, sfrecciava zigzagando tra i doppiati (auto con catene, suv, fuoristrada, etc etc) e sopravanzava anche le pacecar (3 betoniere con lamada neve affiancate!!!), arrivando a destino (Prali) in perfetto orario per cogliere la prima benna ...
Stessa scena ripetuta al rientro, a lui non piace star dietro ai doppiati e alle pacecar...
vedi post "Eroi di Burian"
Prova e riprova manovre con la corda dal suo balcone mentre programma imprese epiche.
Cerca sfide alpinistiche estreme con degni compagni d'avventura...tentando, con scarsa fortuna,di calcare le più alte vette alpine (vedi il Rosa a maggio e settembre).
In ultimo in questi giorni è (secondo i suoi piani), riuscito a pestare la neve africana del kilimangiaro facendosi accompagnare da quella santa donna di sua moglie!
L'alcool, il suo nocino, le grigliate, le caccole del suo naso e i peti del suo...non fanno testo.

Cobra x il 2012 ti meriti il mio voto!

alcune foto che testimoniano lo spessore del Tenete...

Menzione d'onore a INo per l'ennesima perla degna testimonianza di un intelligenza superiore... (un po' come a innsbruck)...grigia ed oscura presenza!

L'ignaro Cobretti, che partì per il Kilimangiaro tenente e tornerà inconsapevole da GV....

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"Un'olimpiade a fari spenti, illuminata all'improvviso, quando tutto sembrava perdersi nel buio, da un Razzo accecante...." Paolo De Chiesa, 27/02/10

INO

spero domani di aver accesso ad un PC con calma per poter motivare adeguatamente il mio voto...
Intanto spero lo accettiate cosi...

Bene bene. Secondo voi Cobretti torna?
Se non torna, l'arma dei vigili lo considererà disertore?

E se torna, gli diamo un "grado" da GV da apiccicare alla divisa?
E quando darà una multa, soprattutto per guida in stato di ebrezza, secondo voi la gente come reagirà trovandosi di fronte un GV?

Mmm... Cobra, non so se fai bene a tornare.

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